domenica 7 dicembre 2014

#Piùlibri14 - 4 dicembre: la prima giornata di #BlogNotes!

Ancora non mi sembra vero: il gran giorno è finalmente arrivato, la pioggia ancora no, il freddo neppure. Ho dormito poco, troppa ansia, troppa adrenalina. Mi sveglio un po' intontita, entro nella cucina del B&B e faccio la scoperta del secolo: gli altri ospiti del meraviglioso Romano sono i quattro ragazzi che gestiscono gli account social della fiera, e che si occupano delle riprese e dello streaming degli eventi... maddavvero?!? Gioia a livelli cosmici, non riesco a smettere di dire "no, ma è pazzesco"! Così la giornata parte davvero con il piede giusto. Siamo tutti in ritardissimo (a parte Simone, che dopo una bella corsetta si è già avviato verso il Palazzo dei Congressi), e così Romano ci dà uno strappo in macchina. Mi sembra di essere in gita, con tanto di foto di gruppo una volta giunti a destinazione! Saluto i ragazzi di zampe diverse e mi avvio con aria festante alle casse. Stento a crederci, ma la fila che devo fare è quella della Stampa. Ho il pass. Ci sto dentro debbbbrutto. Sono così felice! 




E quindi con aria fiera (è proprio il caso di dirlo - ok prima o poi la smetto con queste battute idiote) mi avvio verso il #poloSUR (così Marco Cassini ha rinominato lo stand A07 (che Sur condivide con add editore!), situato esattamente tra le correnti polari dell'ingresso di Più Libri... ma noi book blogger non siamo mica delle mezze calzette, e affronteremo con dignità spifferi e nasi che colano! 
Lo stand di Sur è ME-RA-VI-GLIO-SO. Una parola su tutte: colori! Colori abbestia. Esattamente quello che ci vuole per far tornare il buon umore a chi arriva dalla grigia città. Conosco così Antonio, il miglior ufficio stampa collezione uomo di tutta la fiera. Dopo i saluti istituzionali (...) è il momento di allestire la mia postazione, e non ho potuto fare a meno di conferire il mio tocco d'idiozia: è venuto con me Diego la Capra (in omaggio alle Chèvres), per ricordare a tutti la mia condizione intellettuale. Un ottimo biglietto da visita. 


Ora sono davvero prontissima per iniziare l'avventura di Blog Notes!
La vista dallo stand è più che mai privilegiata: si vedono lettori curiosi che si affacciano, prendono in mano i libri e si lasciano sfuggire sorrisi e cenni di consenso; ci sono gruppi di ragazze ciarliere, addetti ai lavori che passano a salutare, scolaresche entusiaste che si ritrovano in mezzo ai libri senza però essere chiusi nelle loro aule; ci sono signore ben vestite, studenti universitari in libera uscita, coppie per mano che discutono sui loro autori preferiti; intellettuali appassionati, bambini a cui brillano gli occhi ed editori già con le occhiaie. Giornalisti trafelati, volontari con la maglietta rossa che devono stare dietro a tutto. Sono i passeggeri di un treno chiamato Fiera, dove chiunque può saltare su, scegliere le fermate che preferisce, scendere e risalire quando gli pare. Un viaggio dove la valigia si prepara durante il percorso, invece che prima della partenza. Un viaggio da cui si tornerà carichi di nuove storie, nuovi volti impressi nella mente, nuovi tesori da riporre nelle proprie librerie, da prendere e sfogliare, in cui immergervisi e sognare.



Le prime "passeggere" che incontro sono Laura e Federica, studentesse universitarie tutto pepe, che hanno approfittato dell'ingresso gratuito per studenti dei primi due giorni di fiera. Nei loro occhi brilla l'entusiasmo delle lettrici appassionate, e non posso fare a meno di importunarle con qualche domanda. Racconto loro di #BlogNotes, e Laura mi confessa che ha scoperto Sur proprio la sera prima: stava bazzicando sul web in cerca di qualche consiglio su libri da leggere, ed è finita sulla pagina Facebook di una libreria di Messina che aveva postato Un certo Julio (credo proprio si tratti di Colapesce!), e così ha deciso di venire immediatamente a scoprire la casa editrice che lo pubblica... ma che bella storia! Federica invece conosceva già Sur per aver letto Carta Carbone, la raccolta di lettere di Julio Cortázar. Mi racconta che i libri della nostra casa editrice del cuore sono comodissimi da leggere, e che adora la loro copertina rigida; Laura aggiunge allora che sono anche proprio belli belli! Chiedo loro se hanno qualche storia disagio sul loro arrivo al Palazzo dei Congressi, ma all'unisono mi rispondono che per una volta "i mezzi sono stati tanto carini", niente problemi, giornata fantastica! Come storia di vita vissuta mi confidano però che una loro amica la scorsa notte si è sognata i coniglietti rosa di Cortázar... scoppiamo tutte e tre a ridere, e come al solito finisce in caciara :). Faccio loro delle foto e poi, ahimè, le lascio andar via!
Ma ecco che arriva Laura de Il tè tostato, la fantastica blogger ideatrice di #BlogNotes! Avvocato, mamma e divoratrice di libri... già l'adoro! Come promesso arriva con scorte del "vero" tè tostato, che va a nozze con i biscottini che ho portato io... che donne meravigliose, è proprio il giorno fortunato di Antonio (o forse no...?)! 



Ne approfitto per fare una parentesi sulla questione, e dare vita alla rubrica "I problemi di Antonio". Questo ragazzo in apparenza sornione, nasconde in realtà un disagio molto, molto profondo, che si articola nelle seguenti annose questioni: 


  1. LO SCATOLO. Una presenza ingombrante turba la quiete dello stand A07. Un mostruoso scatolone, contenente le meravigliose Borsine, che non si sa dove infilare. Antonio suda freddo, lo continua a rintuzzare sotto la scrivania, ma Lo Scatolo è la prova vivente di un grande ritorno del represso, e il nostro uomo non troverà pace fino al pomeriggio, quando Marco Cassini, in veste di supereroe tutto fare, riuscirà a coprire il mostro con colorati teli di stoffa. Le vene del collo di Antonio ringraziano. 
  2. L'INTERNET. Non c'è il wi-fi. O meglio, c'è, ma mille domande di autenticazione e password che mancano impediscono al nostro ufficio stampa di svolgere il proprio lavoro. Antonio si guarda in giro in cerca di una soluzione, le sue mani tremano, vaga in un metro quadro di disagio. Alla fine ci arrendiamo, e gli concedo in dono il mio pc e il mio smartphone che assolverà alla funzione di router. Noi blogger abbiamo sempre una soluzione!
  3. LA MACCHINA. Nello specifico, il parcheggio lontano, le cose rimaste in macchina, la pioggia che nel frattempo si è abbattuta su Roma. A questo disagio proprio non c'è soluzione, e Antonio si avventa sui biscotti in cerca di conforto. 
Bene. Grazie a tutti. Anche questo è #BlogNotes! Allo stand di Sur, anche se è la mattina del primo giorno, c'è un gran fermento: ecco Carlo, avvocato che avevo conosciuto al corso Lavorare con i Libri. Lo rivedo proprio con piacere, ci aggiorniamo, e poi lo lascio nelle mani di Antonio, che gli consiglia libri un po' più allegri rispetto a quelli che gli avevo suggerito io... poi c'è Virginia, amante della letteratura sudamericana che fa scorta di nuovi libri; c'è Francesca, che confessa che Alan Palus è "un gran fico", e che lei legge in lingua originale, ma "i libri di Sur sono esteticamente bellissimi!"; c'è la signora Carla, avvolta in un bellissimo cappotto giallo, che dà un'occhiata ma poi si allontana, ancora provata da un mega trasloco in cui è stata costretta a separarsi da un sacco di volumi... c'è Adrian Bravi, argentino trapiantato in Italia che ha scritto sul Blog di Sur un articolo sull'adorato Ernesto Sábato, e che mi racconta che molti dei libri di Sur fanno parte della sua formazione... awwww! Io gli racconto del mio amore per Ricardo Piglia, e lui mi dice che un'intera generazione di scrittori si è formata sui suoi libri. Vi prego non fatemi andare via! 


E invece è già l'una abbondantemente passata, e a malincuore devo abbandonare lo stand per andare a seguire un po' di incontri a cui mi ero prefissata di partecipare. Spero di essere riuscita a farvi respirare il clima straordinario che aleggia allo stand A07. Io ho vissuto il tutto nella maniera più buzzing possibile, e ovviamente sono tornata a fare varie incursioni sia nel corso del pomeriggio che nei agli altri miei due giorni di fiera... voi invece siete ancora in tempo per andarli a trovare: domani 8 dicembre è l'ultimo giorno di Più Libri, e il mio consiglio è ovviamente retorico, un vero e proprio imperativo categorico. Andate a scoprire le meraviglie che questa casa editrice fa arrivare direttamente dall'America Latina, bevetevi una tazza di tè, prendete in mano i loro libri e portateveli a casa. Io ho vinto La Borsina delle Meraviglie, contenente il tè di Laura, spillette colorate e ben due libri: una delle quattro novità, Raccatta cadaveri di Juan Carlos Onetti (scrittore che devo leggere da tempo immemore) e Respirazione artificiale di Ricardo Piglia (di cui ho letto Bersaglio notturno, ovviamente dietro consiglio di Goffredo Fofi, e prima o poi lo troverete nell'elenco del Progetto di Lettura!). 


E con questo vi auguro una buona domenica sera e soprattutto un ottimo lunedì di festa, da trascorrere senza indugi a Più Libri Più Liberi in compagnia di #BlogNotes!

B. 

5 commenti:

  1. Bel resoconto!!
    Il primo giorno causa università non sono potuta andare... e mi dispiace davvero tanto perché ti avrei trovata sicuramente! Comunque lo stand dellaSUR mi ispira tanta allegria con tutti quei colori *_*

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    1. Un vero e proprio arcobaleno contro i giorni di pioggia che hanno imperversato su Roma! Grazie mille Giovanna, ma scommetto che avremo occasione di conoscerci :). Buona fiera, e fammi sapere che libri ti porterai a casa!

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    2. A febbraio ti aspetto, un caffè è d'obbligo per discutere di libri! :D Di SUR ho portato a casa solo "Chi scrive i nostri libri", ma ho già messo nella lista desideri gli altri che ho visto in fiera :P

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  2. Bell'avventura! Peccato non avervi partecipato...

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  3. Roma è un bel po' lontana da me, purtroppo non sono riuscita a partecipare... Tra l'altro nella mia zona non ci sono nemmeno librerie che vendono le Edizioni Sur, non ho mai visto tutti quei bei colori...
    Ho spiato il catalogo e mi sono annotata qualche titolo, pubblica un paio di autori che mi piacciono e altri due che mi interessano...

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