mercoledì 15 ottobre 2014

Viva viva il #socialbookday!

Il sito Libreriamo.it promuove, per il secondo anno consecutivo, il Social Book Day. Si tratta di un'iniziativa che propone di invadere i social network con l'hashtag #socialbookday, per diffondere ovunque il proprio ammòre smisurato e sconfinato nei confronti dei libri e della lettura. Volevate che io non vi partecipassi??? Che rimanessi indietro? Che passassi tutto il pomeriggio a dormire? Ebbene no! 


Quindi eccomi qua a sproloquiare sul Grande Tema, per la vostra immensa gioia. Qualche tempo fa ero ancora un essere piuttosto schivo e che trovava difficile anche solo chiedere un'informazione ad uno sconosciuto. Stavo ore ed ore a scrivere brani di diario paranoici ed introversi, e non riuscivo a comunicare un pensiero, un'idea, un'opinione una. Poi all'improvviso sono diventata un animalino sociale, e adesso parlo anche un po' troppo. Ho imparato ad essere kamikaze, e a costo di essere inopportuna cerco sempre di esprimere tutto quello che partorisco nella mia giovine testa, non solo scrivendo ma anche a suon di blablabla. Tutto questo per dire che sono una fan sfegatata della condivisione. E con gli anni ho capito anche che il mondo sta prendendo una direzione, quella del condividere come se non ci fosse un domani. Si potrebbero fare grandi discorsi in proposito, ma siccome poi diventerei noiosa e pedante, dico soltanto che ho mollato i freni, e guardo alle iniziative come quella del #socialbookday con gioia ed entusiasmo.


I social network sono una grande opportunità per il mondo dell'editoria tutto. Le pagine delle piccole e medie case editrici possono fare pubblicità alle proprie uscite e al loro lavoro gratuitamente e diffusamente, così come le librerie indipendenti possono far conoscere le loro realtà; le biblioteche possono essere più vicine ai loro utenti, i lettori si possono incontrare, si possono scoprire curiosità grazie a pagine dedicate, ed essere sempre aggiornati su quello che avviene. Io lo vedo un po' come un grande Caffè Letterario del Terzo Millennio, da cui poi si possono creare occasioni di incontro reale, certo, ma anche rimanendo dietro al proprio schermo si ha una possibilità in più di entrare in nuovi mondi, vicini e lontani. Anche solo aprendo questo blog ho scoperto un sacco di cose che fino a poco fa ignoravo completamente, sentendomi finalmente parte di qualcosa che cercavo da tempo, e quindi plaudo al #socialbookday che si impegna a diffondere sempre di più l'importanza di questi spazi, e il sempre imperativo categorico del leggete, leggete, leggete!   

Una delle proposte per celebrare il #socialbookday è quella di citare una frase di un libro che ci sta particolarmente a cuore. Ebbene, devo confessare che le citazioni non mi sono mai piaciute più di tanto, e raramente mi sono ritrovata a ricopiare brani dai libri, non so perché! Però mi sono messa a spulciare in un po' di vecchie cose, ed ecco a voi una delle poche frasi che è davvero rimasta dentro di me, perché poi chi lo sa: 

«Negli occhi della gente, nel loro andamento lento, faticoso, nel chiasso e nel frastuono, le carrozze, le automobili, i tram, i furgoni, gli uomini-sandwich che vanno avanti e indietro col loro passo strascicato e ondeggiante, le bande e gli organetti; nel trionfo e nel tripudio e nel canto stranamente acuto di un aereo, ciò che amava era: la vita, Londra, quell'attimo di giugno». Virgina Woolf, Mrs Dalloway
B.

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